Un mese fa era stato sequestrato un deposito di rottami a Castiglion Fiorentino, ieri sempre i carabinieri forestali hanno proceduto ad apporre i sigilli in un altro stabilimento vicino a questo.
Ecco la nota dei militari
Eโ la terza Societร , nellโarco di due mesi, ad essere chiusa a seguito dellโintervento della Procura di Arezzo e dei Carabinieri Forestali. Questa volta รจ toccato a una Societร a responsabilitร limitata che da che poco memo di un anno operava in quel territorio Comunale a poca distanza da altro Centro di recupero sequestrato il mese scorso per reati in parte simili.
lโattivitร che ha portato ai sigilli รจ nata da una complessa indagine della Sezione di PG Carabinieri della Procura di Arezzo e del Gruppo Carabinieri Forestali di Arezzo che da tempo avevano messo gli occhi su rottamatore. Gli accertamenti questa volta hanno riguardato non solo la verifica dei flussi di rifiuti in ingresso ma anche le autorizzazioni ambientali possedute attraverso una verifica amministrativa per accertarne la loro legittimitร . Ed รจ proprio su questโultimo punto che sono emerse le notivtร . In particolare, secondo lโipotesi inquirente, sarebbero state ottenute mediante false attestazioni del privato alla Pubblica Amministrazione che avrebbero indotto questโultima in errore e, conseguentemente, a rilasciare titoli autorizzativi contenenti informazioni non veritiere e come tali privi di efficacia.
Lโattivitร ha poi proseguito attraverso uno scrupoloso monitoraggio dei soggetti che conferivano al predetto centro ed รจ stato scoperto che, in un determinato periodo di tempo preso a campione, la maggior parte di questi erano senzโaltro di natura illecita perchรฉ provenienti da soggetti mai autorizzati alla raccolta e al trasporto di rifiuti speciali ovvero da soggetti che consegnavano rifiuti, puntualmente accettati dal destinatario senza il formulario e quindi in totale assenza di tracciabilitร ovvero al โโneroโโ.
A seguito delle predette risultanze il centro nel mese scorso aveva subito un decreto di ispezione da parte dellโA.G. durante il quale i Carabinieri Forestali avevano accertato una situazione di disordine tale e pericolo senza precedenti. Rifiuti accatastati a varie altezze allโinterno del corpo di fabbrica senza alcuna protezione contro i rotolamenti, mezzi meccanici a gasolio operanti nei locali privi di sistemi di aerazione, rifiuti mescolati fra di loro alla rinfusa.
Per tutto questo e per altro ancora il Pubblico Ministero, titolare del procedimento, dr.ssa Angela Masiello ha chiesto e ottenuto dal GIP dr. Piergiorgio Ponticelli il sequestro preventivo dellโintero impianto che nella giornata di ieri รจ stato eseguito nei confronti del legale rappresentante della Societร e dellโAmministratore di fatto della stessa.